LA CONDUTTRICE DI LA TRIBÙ - MISSIONE INDIA, DAL 16 SETTEMBRE SU
CANALE 5,
STA CON PRESTA E I FIGLI AVUTI DALL'EX MARITO. CHE INCONTRANO
INSIEME
PAOLA PEREGO : "LA MIA FAMIGLIA ALLARGATA è COME UNA TRIBU'"
«Lucio e io viviamo in due appartamenti, uno sopra l'altro» dice. «E
spesso ceniamo con Andrea, papa dei miei ragazzi»
di Antonella Silvestri
Roma - Settembre. Dopo aver eliminato dai
palinsesti i programmi condotti da Paola Perego La Talpa e La
Fattoria, considerati troppo trash, i vertici Mediaset affidano
proprio alla Perego il nuovo programma La Tribù-Missione India, su
Canale 5 dal 16 settembre. Si tratta di un adventure game: i
concorrenti, dopo un corso di sopravvivenza a Roma, sono a Goa,
costa ovest dell'India, per affrontare prove mica da ridere:
arrampicate estreme, tuffi da altezze notevoli. Senza contare gli
sforzi psicologici a cui saranno inevitabilmente sottoposti tutti
quanti.
«Sono come tante: figli e lavoro» Paola Perego è pronta al cambio di
orizzonte: tornata da una lunga vacanza con il compagno e agente
delle star Lucio Presta e i due figli avuti dal precedente
matrimonio con Andrea Carnevale, è pronta a tutto. La Tribù la terrà
occupata per otto settimane consecutive. Un periodo intenso che
coincide anche con l'inizio delle scuole. I suoi due figli, Giulia e
Riccardo, la vedranno poco in questo periodo: si godranno la mamma
nei giorni di festa. Anche perché, dopo due anni, la Perego lascia
Questa domenica (Canale 5) a Barbara D'Urso in attesa di un altro
show in programma a gennaio 2010.
Allora, Paola, questo è il primo programma che nasce con te
visto che i precedenti li hai sempre ereditati. Come ci si sente a
fare da apripista per un nuovo format?
«Sono molto contenta e questa esperienza sarà emozionante
come tutte quelle che vivo. E meno male che il format è nuovo, così
non si potrà fare alcun tipo di paragone».
Cos'ha di nuovo Tribù-Missione India?
«Ce ne saranno delle belle da vedere. Siamo in onda il
mercoledì, in prime time. I partecipanti vivranno su un'isola e
dovranno imparare a stare con la popolazione locale».
Sarai impegnata per otto settimane. Come riuscirai a
dividerti tra lavoro e figli?
«Come ho sempre fatto: sono una donna che lavora come
tante. Anche un'impiegata lavora, ma riesce a trovare sempre il
tempo di badare ai figli, alla casa. Sono attenta alle loro
esigenze. Ma questo succede da sempre». «Ero un'adolescente proprio
scatenata»
I tuoi figli come ti vedono?
«Per quel che riguarda il lavoro, posso dire che ai miei
due ragazzi di quello che faccio "non gliene po' frega de meno".
Loro vivono, come è giusto, la loro età, la loro bella adolescenza».
E la tua adolescenza com'è stata?
«Mi sono divertita molto, ero scatenata. Spesso tornavo
tardi la sera a casa, come cercano di fare la maggior parte delle
ragazze a quell'età. E poi ne ho combinate, qualche volta, delle
belle, ma è meglio non dirle altrimenti i miei figli potrebbero
ricattarmi...».
Quindi, riesci a essere presente nella loro vita.
«Certo che sì. Ogni madre, ogni genitore lo deve essere.
Con Giulia e Riccardo ho subito messo le cose in chiaro: sono la
loro mamma, ma non la loro amica. Gli amici ce li hanno e si sa che,
tra coetanei, ci si raccontano le cose, le esperienze. Io li seguo
molto per quel che riguarda lo studio, la scuola».
Tu sei una di quelle donne che sono riuscite a creare la
formula di famiglia allargata. Si sa che sei in ottimi rapporti con
il tuo ex marito, l'ex calciatore Andrea Carnevale.
«Vero. Lui è il padre dei miei due figli e, qualche volta,
capita di stare tutti insieme a pranzo. Di recente Andrea ci ha
invitato a casa sua. C'è un rapporto disteso, sereno. I miei figli
sono contenti e anch'io, molto».
Tu e Lucio Presta state insieme da dodici anni. Pensate mai
di consolidare questa unione?
«Be', dodici anni mi sembra che bastino per consolidare un
rapporto».
E formalizzare il vostro amore con il matrimonio?
«No, nemmeno a parlarne».
È vero che abitate nello stesso palazzo, ma su due piani
differenti?
«Vero, ciascuno ha la propria casa ma, in questo caso, è
come vivere insieme».
Tornando al lavoro, ti è spiaciuto che La Talpa, nonostante
gli ascolti, sia stata eliminata dai palinsesti?
«Sono dispiaciuta ma per quanto riguarda il programma
c'erano problemi legati al budget. Non è detto però che non
ritorni».
Questa volta, con La Tribù, non firmi il programma come
autrice, mentre lo hai fatto con altri format, in passato. Come mai?
«È stata una decisione presa in modo molto sereno.
L'azienda si è occupata del cast e della parte autorale, in questo
modo le responsabilità si dividono a metà, sia in caso di successo
sia di insuccesso».
Tra gli autori del programma non figura nemmeno la firma di
Cesare Lanza, che di solito ti accompagnava nelle precedenti
trasmissioni, come Questa domenica. Come mai?
«A me dispiace, ma lui quest'anno ha un altro grosso
impegno: il Festival di Sanremo. Cesare rimane sempre il mio
confidente, il mio punto di riferimento. Sono certa che non
rimarremo lontani a lungo. La nostra separazione è solo momentanea».
Come è avvenuta la scelta del cast per Tribù-Missione India?
«I criteri che hanno ispirato la scelta dei concorrenti
sono stati stabiliti dal settore risorse artistiche dell'azienda e
noi abbiamo accolto le loro scelte».
Inizialmente era stato scelto Paolo Brosio nel ruolo di
inviato. Poi qualcuno ha pensato di sostituirlo perché considerato
inadatto a quel tipo di programma. E adesso Brosio è di nuovo nel
cast.
«Non ho seguito tutte le polemiche su Brosio perché ero in
vacanza, ma confermo che sarà lui l'inviato dall'India. È bravo,
come tutta la nostra squadra».
C'è stata un'altra polemica, quella del campione di salto in
lungo Andrew Howe, che non ha ottenuto il permesso di partire da
parte dell'Aeronautica militare.
«Sì, c'è stato questo problema per cui stiamo cercando un
sostituto. A lui non è andata giù questa cosa e so che sta sparando
a zero su tutti i blog. Vedremo».
Quest'anno non sarai al timone di Questa domenica. Sei stata
"defenestrata"?
«Sono stata io a comunicare all'azienda lo scorso dicembre
che non avrei fatto la prossima edizione della trasmissione».
Che tipo di Domenica lasci a Barbara D'Urso?
«Una domenica più facile. La nostra è stata un'impresa
ardua, quella di mantenere gli ascolti, lo scorso anno: la
concorrenza di Domenica in era agguerrita. Quest'anno la Rai
risponde alla Domenica della D'Urso con una fiction».
Si parla di un tuo eventuale passaggio in Rai. È vero?
«Il mio contratto con Mediaset scade il 31 agosto del 2010.
Ma sembra impossibile lavorare in un altro posto, no? Devo dire che,
in ogni caso, io lavoro unicamente sui progetti».
Quindi?
«Vedremo i progetti che ci sono sul tavolo».
Tornando a Sanremo. Lo scorso anno è stato condotto da Paolo
Bonolis, quest'anno da Antonella Clerici. Manchi solo tu, tra i
conduttori di punta della scuderia di Lucio Presta, a presentare il
Festival di Sanremo.
«Se si facesse affidamento soltanto sul gruppo di Presta,
allora al Festival ci sarebbero per quindici edizioni solo i suoi
personaggi...».
Be', si intendono personaggi di punta. Come te.
«A parte Bonolis, Clerici e me, ci sono tanti altri
conduttori bravissimi: penso, per esempio, a Lorella Cuccarini,
Federica Panicucci, Amadeus».
E domani, chissà... forse Sanremo? Ma allora, potresti
essere anche tu la prossima conduttrice sul palco dell'Ariston nel
2011.
«Magari! Certo che mi piacerebbe».
VERO, 07-09-09
|