
STUDIO 254 SHOW: "GRASSO È BELLO"
In onda stasera venerdì 3 dicembre alle ore 20.30 su Gold Tv Italia
e domenica 5 dicembre alle 17.45 su Gold sat (856 e 903 del
pacchetto Sky)
  
Che importanza rivestono nella nostra
società il cibo, il mangiare? Possono considerarsi solo delle azioni
legate alle necessità del corpo o invece stanno diventando sempre
più centrali nella nostra quotidianità? Come interpretare la
moltiplicazione di programmi legati all’arte del cucinare e, allo
stesso tempo, il proliferare di disturbi dell’alimentazione?
Se ne parla nel nuovo appuntamento di Studio 254 Show – trash o
qualità? la trasmissione televisiva realizzata dagli studenti
dell’accademia di Cesare Lanza, in onda tutti i venerdì alle ore
20.30 su Gold Tv Italia e la domenica alle 17.45 su Gold sat (856 e
903 del pacchetto Sky).
Grasso è bello! è, dunque, il tema provocatorio intorno al quale si
confronteranno le due squadre di opinionisti presenti in studio,
moderati dalle presentatrici Viviana Bazzani e Francesca Lana.
Si partirà con il drammaturgo Eugène Jonesco, che con la sua ironica
e sferzante descrizione di come si prepara un uovo sodo sembra quasi
voler precorrere l’ansia, soprattutto televisiva, sviluppatasi in
maniera esponenziale negli ultimi anni, di voler insegnare a tutti e
a tutte le ore del giorno come stare dietro ai fornelli.
Ci si interrogherà poi se il cibo sia anche un’arma di seduzione e
se ci sia una reale corrispondenza tra il come si mangia e il
proprio mondo emozionale. Domande alle quali risponderà con la
consueta professionalità lo psichiatra Domenico Mazzullo.
Al leggio, in uno dei momenti più intimi e confidenziali della
trasmissione, Cesare Lanza ricorderà autori ed opere letterarie che
hanno fatto del cibo e del mangiare un elemento distintivo: si andrà
dalla morbida madeleine di Proust, alla piada di Giovanni Pascoli,
passando per il pane ammuffito dei contadini di Verga e le tavole
imbandite del Satyricon di Petronio e del Simposio di Platone.
Non mancheranno le simpatiche incursioni della ragazza semplice d’Anagni,
gli aforismi del trashologo Damocle, i contributi cantati e recitati
degli allievi di Studio 254.
Su tutti loro vigilerà Limen, che anche in questa occasione segnerà
il limite, la linea di confine tra cibo come necessità e cibo come
piacere.
03-12-10
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