
Cesare Lanza, autore
tv: "DIAMO L'ALT AGLI AGENTI"
"Sono un talent scout. Dico sempre: largo ai
giovani!"

Per Cesare Lanza , storico autore tv, c'è
solo un modo per non incorrere nell'overdose dei volti: bisogna
«fermare» gli agenti più quotati.
«Sono potentissimi, spesso riescono a influenzare palinsesti e
programmi in maniera decisiva».
Immagino si riferisca a qualcuno in particolare...
«Be', il direttore di Raiuno, del Festival e di un grosso spicchio
della televisione italiana è Lucio Presta. A Sanremo ha creato un
reticolato di rapporti d'acciaio: a parte il direttore di Raiuno
tutti sono suoi clienti, lui li impone e ne cura i contratti. Mi
chiedo, senza malizia: perché non dargli un incarico ufficiale? È
bravo, vince, ha tutto in mano. Le riunioni ufficiali si tengono nel
suo ufficio o sulla sua barca».
Quest'autunno ha visto la decadenza di molti re Mida della
tv. Come mai?
«Gli editori e i manager delle reti televisive non vogliono
rischiare e bocciano le innovazioni in quanto portatrici di
incertezze economiche. Anche i bravi Paolo Bonolis e Antonella
Clerici alla fine preferiscono andare sul sicuro. Per motivi
diversi. Paolo con strategie e pigrizie tutte sue. Antonella per
motivi affettivi verso il suo programma dei cuochi. Dopo Sanremo
poteva ottenere ciò che voleva, invece ama quel programma come una
creatura».
Lei ha inventato l'Arena di Giletti e poi gli ha dato filo
da torcere con la Buona Domenica della Perego. Che ne pensa
dell'attuale potentato di Videonews su Canale 5?
«Stimo Giletti. La Perego - brava, sottostimata - mi ha deluso molto
sul piano umano. La Panicucci è bravissima, Vinci un ottimo
professionista, Brachino un grande e la D'Urso buca il video, è
seduttiva. Dietro di loro, un cervello fine della comunicazione,
Mauro Crippa».
Ora lei è direttore dell'Accademia Studio 254, che
confeziona uno show per il circuito del digitale terrestre di Gold
Tv Italia e per Gold Sat Sky. Quali prospettive offre ai suoi
allievi?
«Io sono un talent scout. Dico sempre "largo ai giovani!". Io non
prometto nulla, li metto in condizione di affrontare le difficoltà,
poi ci vuole fortuna e saggezza».
TV OGGI, 15-12-10
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