NON TI MUOVERE

 

 

 

di Vanessa Mustari*

 

Angela, un'adolescente, ha un incidente in motorino e viene portata d’urgenza al pronto soccorso di un ospedale. Lì l’anestesista dell’equipe che la sta operando la riconosce: è la figlia di un suo amico chirurgo, Timoteo. Inizia proprio nella sala d’attesa un silenzioso e lungo monologo tra un padre  e sua figlia che è sotto i ferri, ai margini della vita. Abbandonando ogni pudore, Timoteo si lascia travolgere dalla corrente turbinosa del passato che lo lega ad una donna, Italia. Un amore nato prima dalla violenza carnale su questa donna, poi diventato un amore totalizzante, viscerale e, nel suo tramontare, tragico.

Questa, in breve, è la storia di un libro che tutti dovrebbero leggere, questa è la piccola esistenza narrata da Margaret Mazzantini nel suo romanzo “Non ti muovere”. È un libro intenso, radicalmente terreno. La realtà che presenta odora, puzza, sanguina, respira, talvolta è sgradevole talvolta patinata, come quando Timoteo è solo un chirurgo,quando è solo un marito. È un romanzo che sconvolge e commuove, dove a stupire è l’incredibile abilità della scrittrice nel descrivere le dinamiche del pensiero e degli istinti di un uomo. Forse è proprio questa la sua forza, il saper palesare la vulnerabilità  umana,non solo nella descrizione, non nell’adulterio, non nella storia d’amore che pur travolge, ma nel voler a tutti i costi catturare quegli attimi di eterno stupore, tutto in quella che suona come una preghiera “non ti muovere”. Non si può apprezzare questo libro finché non si è capito che l’amore non è solo idillio ma è terra, è sudore, è carne, è perdersi. 

 

*Iscritta corso giornalismo, anno accademico 2009-2010   



26-11-09

 





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