BASTARDI SENZA
GLORIA
Inglorious
Basterds 2009
di Michela
Carpentiere*
Primo anno
dell'occupazione tedesca in Francia. Il Colonnello delle SS Hans
Landa elimina, dopo un lungo e nevrotico interrogatorio, l’ultima
famiglia ebrea sopravvissuta in una piccola località di campagna. La
giovane Shosanna riesce però a fuggire. Passati anni dal quel
tragico episodio, la giovane diventerà proprietaria di una sala
cinematografica nella quale confluirà un doppio tentativo di
eliminare tutte le alte sfere del nazismo, Hitler compreso. Infatti,
al piano messo in atto artigianalmente dalla ragazza se ne
aggiungerà uno più complesso. Ad organizzarlo sarà un gruppo di
ebrei americani, guidati dal tenente Aldo Raine, la cui missione è
far pagare ai nazisti tutte le loro infamie.
Attraverso la
divisione in capitoli Tarantino presenta separatamente i vari
personaggi che poi si ritroveranno tutti insieme nel finale.
Bastardi
senza gloria
può essere definito un film corale poiché, nonostante la presenza di
Brad Pitt potrebbe far pensare ad un protagonista principale, i
personaggi sono in realtà più meno sullo stesso piano.
L’intero film è
costruito intorno al tema del cinema, amato profondamente dal
regista che propone molti richiami ai film western.
Il tema del
cinema ritornerà anche nel finale poiché la stessa pellicola
cinematografica verrà utilizzata come arma contro i nazisti: secondo
me quest’ultima potrebbe rappresentare la “spada del bene contro il
male”.
Dal punto di
vista stilistico il film è stato giudicato negativamente per vari
motivi: i momenti di staticità, i movimenti di macchina molto
estesi, i campi lunghi e i dialoghi lenti - che allungano
effettivamente il film -, non sono stati trovati abbastanza
innovativi rispetto ai film precedenti di Tarantino, uno tra tutti
Pulp Fiction, la cui eredità probabilmente è ancora molto
pesante.
Un’altra
critica mossa è che la storia non risulta scorrevole (i personaggi,
infatti, appaiono in una prima scena e immediatamente nella seguente
vengono uccisi) e ciò è stato percepito poco emozionante e poco
riuscito.
Io credo che
Bastardi senza Gloria non debba essere considerato un film
storico di guerra, ma solo come una visione onirica e fumettistica
di Tarantino.
Il film nel
complesso mi è piaciuto e la sua durata non è risultata poi così
pesante.
In questo film
ho apprezzato la capacità del regista di descrivere il suo amore per
la settima arte, attraverso una rappresentazione molto efficace e
assolutamente personale. La cosa che mi ha colpito in particolar
modo è l’interpretazione di Christoph Waltz, un attore austriaco,
per me grande rivelazione di questo film.
*Iscritta al
corso autori tv giornalismo, anno accademico 2009-2010